Super Robot Taisen Gaiden·Masōkishin THE LORD OF ELEMENTAL
Super Robot Taisen Gaiden·Masōkishin II REVELATON OF EVIL GOD
Super Robot Taisen Gaiden·Masōkishin III PRIDE OF JUSTICE
Super Robot Taisen Gaiden·Masōkishin F COFFIN OF THE END
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Gaddes (ガッデス, Hepburn: Gaddesu). Costruito da Gene Raas Rakker, è un Masōkishin (魔装機神, trad. Divina Macchina Elementale) di classe A e tra le quattro macchine sovrane rappresenta la forza elementale dell'acqua. Il candidato principale al suo utilizzo fu inizialmente Masaki Andō, tuttavia, Gad, lo spirito protettore dell'acqua scelse un'altra giovane terrestre, la finlandese Tyitti Norrback. Tra i quattro Masōkishin è quello dotato del minore potenziale offensivo, tuttavia si rivela un prezioso alleato nelle operazioni a medio-lungo raggio di gittata. Oltre a fare affidamento sui due lupi Freki e Geri, i Familia di Tyitti, il Gaddes può esprimere il suo potenziale grazie il possente tridente di cui è dotato, capace di evolversi e aumentare ulteriormente la sua potenza. Come tutti i Masōkishin, anche Gaddes mostrerà il suo vero potere con il manifestarsi di Gad, che permetterà a Tyitti di attivare la modalità Possession dell'unità. Ha un feeling particolare con il Granveil, il Masōkishin del fuoco detenuto da Huang Yanlong, con il quale è capace di sferrare il potente attacco combinato Taikyoku Inyō Haja Hō (太極陰陽破邪法, trad.: La legge cosmica dello Ying e dello Yang distruttori del male).
FAZIONE (MASŌKISHIN SERIES):
Sacro Regno di Langran
(神聖ラングラン王国, Hepburn: Shinsei Ranguran Ōkoku)
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Nella mitologia norrena, Gungnir era la lancia posseduta da Odino. La leggenda, narrata nell'Edda poetica (una raccolta di poemi in norrenno raccolti nell'opera islandese del Codex Regius), racconta che la lancia (forgiata dal fabbro Dvalin con l'aiuto dei nani Figli di Ivaldi, era stata concepita per essere infallibile e centrare sempre il bersaglio. Da qui, il nome Gungnir, che significa letteralmente “Implaccabile”.
Nella mitologia norrena, la Mistilteinn era la spada del leggendario vichingo Hrómundr Gripsson
Nella mitologia norrena, la Gleipnir era la catena che teneva legato il leggendario lupo Fenrir. Secondo la narrazione del Gylfaginning (libro contenuto nelle Edda in prosa), più volte gli dei del Valhalla cercarono di incatenare Fenrir, ma il lupo riuscì sempre a uscirne vincitore. Decisero dunque di affidarsi ai nani e chiesero ai fabbri di forgiare una catena capace di tenere l'impossibile. La catena venne così modellata secondo sei criteri dell'impossibile: il suono del passo di un gatto, la barba di una donna nana, le radici di una montagna, i tendini di un orso, il respiro di un pesce e lo sputo di un pesce. Forgiata nel regno sotterraneo di Niðavellir, la Gleipnir uscì sottile come la seta e più forte di qualsiasi metallo.
Nella mitologia norrena, lo Urðarbrunnr è un pozzo leggendario citato nell'Edda poetica. Secondo la mitologia era uno dei tre pozzi ubicati sotto delle radici dello Yggdrasil (l'albero del mondo) e profondo al punto da giungere in terre lontane.
Nella mitologia norrena, gli Jǫtunheimr sono una razza di giganti provenienti dalle terre di Jötnar, la cui esistenza era considerata un pericolo sia per umani, sia per gli dei del Valhalla.
Nella mitologia norrena, lo Jörmungandr (conosciuto anche col nome Miðgarðsormr, il suo significato era "potente demone del cosmo") era un serpente generato da Loki la cui grandezza poteva percorrere l'intera circonferenza terrestre e mordere la sua stessa coda. Quest'immagine venne spesso utilizzata artisticamente dalle popolazioni nordiche col nome Ouroboros.
Nella mitologia norrena, il Fenrir era un lupo possente nato dall'unione di Loki con la gigantessa Angrboða e della regina dei morti Hel con il serpente Jörmungandr. Generato nella foresta di ferro, sviluppo un'intelligenza tale da essere in grado di parlare. Ritenuto pericoloso da Odino, venne incatenato con la Gleipnir, una catena magica, e rimase legato ad essa fino al Ragnarǫk (l'ultimo giorno del mondo), quando riuscì a liberarsi e divorare Odino. Morirà per mano del figlio di quest'ultimo, Víðarr.
Il Vǫluspá è il primo libro dell'Edda poetica. Narra la genesi del mondo secondo la mitologia norrena. Il suo significato è “La profezia del veggente”.
Nella mitologia norrena, il Ragnarǫk (il suo significato letterale è “crepuscolo degli dei”), è la battaglia finale tra le forze della luce e dell'oscurità, uno scontro che terminerà con la distruzione del mondo e la sua ricreazione.
[1] Attacco combinato che vede protagonisti Gaddes e Granveil.
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